Il concetto di isolamento acustico viene associato da molti alla realizzazione delle sole pareti e delle coperture quando si realizza una nuova struttura.
Il progresso tecnologico e normativo degli ultimi anni ha cambiato il modo di vedere il massetto di sottofondo innescando una sorta di “evoluzione” dello stesso che non viene più visto come un semplice strato di supporto alla pavimentazione ma come parte integrante dell’edificio oggetto di progettazione e realizzazione.
La normativa di riferimento per l’isolamento acustico in edilizia: LA LEGGE QUADRO 447 DEL 1995
La legge quadro 447/95, ed il successivo decreto attuativo D.P.C.M. 5/12/97 relativo ai requisiti acustici passivi degli edifici, rappresentano il momento di svolta nel settore dei massetti: per la prima volta veniva introdotto il concetto di sistema acustico e la relativa necessità di fare in modo che tutti gli elementi presenti all’interno della struttura forniscano il loro contributo al raggiungimento di una condizione di efficienza energetica.
Il concetto di efficienza energetica in ambito edilizio è richiamato a sua volta nella Direttiva Europea Edifici a Energia Quasi Zero (NZEB) che nel nostro Paese viene applicata attraverso il Decreto Requisiti Minimi, valido dall’ Ottobre 2015, in attuazione della Legge 90/13 ed in sostituzione dei Dlgs 192/2005 e Dlgs 311/06.
Nell’ottica di raggiungere una condizione di efficienza energetica e al fine di rispettare tutti i requisiti stabiliti dalla normativa di riferimento è importante, in fase di progettazione dell’opera, identificare con precisione:
- bisogni e necessità del committente
- la tipologia di performance che ci si aspetta dalla struttura
- la tipologia di materiali che si vogliono utilizzare
Queste informazioni, unitamente ad un progetto redatto in modo scrupoloso e ad una posa in opera senza errori, permettono di realizzare un sistema acustico altamente funzionale.
Massetti di sottofondo TRADIZIONALI ed isolamento acustico: come cambiano le soluzioni acustiche
La realizzazione di un massetto flottante tradizionale, o galleggiante, è la scelta più frequente sia quando si costruisce da zero un nuovo edificio che quando lo si ristruttura.
Un massetto di sottofondo flottante permette di “staccare” il solaio portante dalla superficie calpestabile, ovvero il pavimento, inserendo uno strato realizzato con materiale elastico.
Questo strato si trova sotto il massetto di supporto della pavimentazione e lungo tutto il perimetro della stanza.
Lo strato elastico appena descritto permette di creare una sorta di vasca di contenimento dove il massetto di supporto galleggia appunto libero dai vincoli di altre strutture: questo sistema assorbe e smorza il rumore provocato da coloro che calpestano il pavimento.
Strutture bistrato, strutture monostrato a e con riscaldamento a pavimento
Nel realizzare il massetto di sottofondo flottante si è soliti distinguere tra strutture bistrato, strutture monostrato e strutture destinate ad ospitare un sistema di riscaldamento a pavimento.
Una struttura bistrato si differenzia da una monostrato per le elevate prestazione che è in grado di garantire all’utilizzatore finale in termini di isolamento acustico.
Nel caso di una struttura bistrato le tubazioni degli impianti vengono escluse dal massetto flottante e posizionate sull’estradosso del solaio, vengono poi opportunamente fasciate e infine ricoperte con calcestruzzo alleggerito che aumenta la capacità fonoisolante della struttura favorendo, nello stesso momento, il livellamento del massetto di sottofondo prepararlo alla posa del materassino anticalpestio.
Nella struttura bistrato, al contrario di quella monostrato, il materiale elastico che ha il compito di assorbire ed attutire il rumore viene posizionato sulla cappa in calcestruzzo del solaio dove viene successivamente creato il massetto di supporto ed il relativo massetto di sottofondo galleggiante.
Quando le tubazioni vengono inserite nel massetto stesso è importante che lo strato elastico venga posizionato prima degli impianti per evitare lacerazioni future dovute ad errori nella posa in opera.
In presenza di strutture dove è prevista la realizzazione di impianti di riscaldamento a pavimento è necessario prestare maggiore attenzione a dove sarà posizionato il massetto galleggiante.
In questo caso il materiale fonoassorbente deve essere inserito sotto il pannello dell’intero sistema di riscaldamento al fine di garantire il corretto isolamento: il pannello per l’isolamento termico e la serpentina che permette il riscaldamento dell’acqua non hanno un livello di rigidità dinamica sufficiente.
Massetti di sottofondo A SECCO ed isolamento acustico
Accanto alle soluzioni tradizionali troviamo i massetti di sottofondo a secco che offrono maggiori vantaggi rispetto a quelli analizzati fino ad ora.
Un massetto di sottofondo a secco si distingue per una maggiore leggerezza e per i tempi minori posa: a parità di spessore un massetto di sottofondo di questo tipo risulta nettamente più stabile ed isolante rispetto ad uno tradizionale.
Questa soluzione trova ampia applicazione nella realizzazione di strutture in legno e nelle operazioni di risanamento di edifici datati dove gli interventi eseguiti devono essere meno invasivi possibile.
Il massetto di sottofondo a secco viene poi posizionato sul solaio esistente, all’interno di un sistema multistrato sul quale è possibile realizzare direttamente il pavimento: questa scelta permette di incrementare il potere isolante dell’intera struttura.
L’isolamento acustico nei massetti di sottofondo A BASSO SPESSORE
Soluzioni a basso spessore vengono preferite quando, in fase di ristrutturazione o di costruzione di un nuovo edificio, ci si trova a gestire problemi e difficoltà che derivano dalla mancanza di spessori.
In queste circostanze, per poter realizzare soluzioni acustiche isolanti performanti e in grado di essere ospitate in uno spazio ridotto è necessario utilizzare sostanze additive che rendono più robusto il massetto e che assicurano lo stesso grado di isolamento acustico di un massetto di sottofondo tradizionale pur avendo uno spessore minore.
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